A caccia del blitz. Cancellare la classifica, far parlare la fame di salvezza e la voglia di dare continuità. Il primo maggio della Salernitana è infuocato. Non per le temperature estive ma per la portata della trasferta di La Spezia che rischia di avere un’importanza capitale sul cammino della Bersagliera. In un “Picco” da record (superata quota 12mila spettatori), i granata affrontano la prima trasferta dell’era Marino (fischio d’inizio alle ore 15). La volontà è quella di dare sostanza al cammino costruito all’Arechi con il tecnico siciliano, portando avanti la striscia di successi consecutivi che hanno permesso all’ippocampo non solo di continuare a respirare ma addirittura di mettere fuori per qualche giorno la testa dalla zona retrocessione. Dall’altra parte del campo però ci sarà lo Spezia, alla prima uscita dinanzi alla nuova proprietà americana e bramosa di cullare le pochissime chance di promozione diretta.

Lo schieramento

L’allenatore siculo varierà qualcosa in termini tattici, con un 3-4-3 camaleontico, di grande intensità e dinamismo per provare a far male in contropiede, sfruttando l’obbligo dei tre punti che assilla lo Spezia. Davanti a Christensen, il rebus diffide non influenzerà le scelte di Marino, pronto a ripartire dal terzetto difensivo composto da Ruggeri, Ferrari e Lochoshvili. Sulle corsie ancora Ghiglione e Corazza mentre in mezzo al campo ci sarà Hrustic a far coppia con Amatucci. Davanti le novità più importanti: iniziale turno di riposo per il diffidato Soriano e per Verde, spazio sugli esterni a Stojanovic e Tongya ai lati di Cerri. Marino chiederà un altro sforzo al suo centravanti, con Simy pronto a subentrare. In panchina c’è anche Zuccon, recuperato ma gestito in vista della delicata sfida con il Mantova. Fuori invece Girelli, ko per influenza.

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