Bocche cucite a Palazzo di Città sul procedimento che ha portato alla sospensione e poi al licenziamento del capo dell’Ufficio tecnico di Fisciano. In attesa degli eventuali risvolti davanti al giudice del lavoro, il caso del dirigente Giuseppe Vertullo, da circa un anno alla guida del settore (ruolo che ha ricoperto in maniera non continuativa dal 2017), non ha finora visto levarsi alcuna voce, almeno in via ufficiale, dall’amministrazione comunale e dalla maggioranza a sostegno del primo cittadino Vincenzo Sessa.

Il provvedimento

C’è solo la nota striminzita, diffusa lunedì da Palazzo di Città, in cui viene riassunta una vicenda alla base della quale ci sarebbero anomalie di vario genere rilevate nelle procedure edilizie. Dopo l’apertura di un procedimento da parte dell’ufficio disciplinare, per Vertullo era scattata una sospensione di quattro mesi. Poi l’emergere di ulteriori particolari ha portato a un aggravamento della misura, e di conseguenza ad avviare la procedura di licenziamento con preavviso. Si punta il dito, nel comunicato, contro generici comportamenti che l’ormai ex dirigente avrebbe messo in atto nell’esercizio della sua funzione, facendo venir meno il rapporto fiduciario con l’organo di vertice del Municipio. Si sarebbe configurata una “mala gestio”.

Le reazioni

Tutto sarebbe partito dalle segnalazioni di privati a seguito del reinsediamento di Vertullo (al posto di Pio Masucci, andato in pensione l’anno scorso). Ma secondo voci di corridoio il clima a Palazzo di Città era già caratterizzato da una certa tensione. Non solo tra gli uffici ma anche tra gli stessi e la parte politica. Trapela anche dalle considerazioni della compagine di opposizione “Impegno e trasparenza”, unico gruppo consiliare fiscianese ad aver rotto il silenzio su quanto accaduto.

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