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Salerno, Coscioni torna alla Torre del Ruggi: saluti, summit e amarezza

di Marcella Cavaliere
Il cardiochirurgo in servizio dopo lo stop di un anno per la morte di Maddolo. La Procura ha chiuso le indagini: lo specialista e altri tre rischiano il processo
Salerno, Coscioni torna alla Torre del Ruggi: saluti, summit e amarezza

Puntuale, ieri mattina il cardiochirurgo Enrico Coscioni ha aperto la porta del suo studio al nono piano della Torre cardiologica dell’ospedale Ruggi di Salerno: ha ripreso l’attività professionale esattamente un anno dopo l’interdizione firmata dal gip del tribunale di Salerno, Pietro Indinnimeo, con cui l’ex consigliere in materia di Sanità del governatore Vincenzo De Luca venne bloccato in seguito all’inchiesta sul decesso del 62enne Umberto Maddolo. I dodici mesi di sospensione dall’esercizio della professione sono passati e anche le indagini della Procura di Salerno, guidata da Giuseppe Borrelli, sono arrivate a una svolta: nelle scorse settimane, infatti, è arrivato l’avviso di conclusione delle indagini per Coscioni e gli altri membri della sua equipe. Il professionista salernitano, dunque, rischia il processo al pari di Gerardo Del Negro, Francesco Pirozzi e Pietro Toigo (dopo gli avvisi, alcuni professionisti hanno chiesto di essere ascoltati dal pm). C’è stato uno stralcio con contestuale richiesta di archiviazione, invece, per Aniello Puca.

Una spada di Damocle che pesa come un macigno per il numero uno della Torre che non ha mai nascosto ai suoi più stretti collaboratori di avere l’amaro in bocca per un provvedimento, quello della sospensione dall’attività professionale, arrivato prima che le indagini fossero concluse, per la durata massima di dodici mesi e a distanza di oltre due anni dal decesso del paziente avvenuto nel 2021. Ieri mattina è stata per il professionista la giornata dei saluti di molti colleghi e della sua squadra di specialisti che lo hanno atteso a lungo, confidando che i tentativi di Coscioni di rientrare prima in servizio per vie legali andassero a buon fine. Così non è stato e la mattinata è trascorsa tra commenti e le prime incombenze burocratiche da sbrigare.

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