In teoria dovrebbe essere una semplificazione. In pratica rende ancora più difficoltosa tutta la procedura per la richiesta d’invalidità e di accompagnamento, rendendo complicata la vita non solo ai medici di medicina generale ma anche alle famiglie e ai patronati. Già, perché dal primo gennaio a Salerno e provincia sono entrate in funzione le nuove modalità di accertamento della condizione d’invalidità. Una fase cosiddetta sperimentale, che interessa in totale 8 provincie italiane, prima di estendere il nuovo iter a tutto il territorio nazionale.
I numeri
I primi a criticare la muova procedura sono stati i medici, adesso scende in campo anche la Cgil che, numeri alla mano, mette in risalto come la riforma abbia ridotto drasticamente le domande, proprio a causa della farraginosità dell’iter. «I dati aggiornati – rimarcano dal sindacato – evidenziano una drastica diminuzione delle richieste: nei primi due mesi del 2025 ne sono state presentate circa 1.900, un numero ben inferiore alla media mensile del 2024, che si attestava intorno alle 3mila».
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