Nonostante le precarie condizioni di salute era sempre lì, sotto i portici del Comune a protestare. Non importava se faceva freddo, era dicembre e le prospettive di ritornare in attività sembravano sempre più scemare, “Maruzziello”, Mario Macera all’anagrafe, era lì accanto agli altri operai delle coop sociali che si erano trovati per strada dopo l’inchiesta sugli affidamenti della gestione del verde cittadino. Ed era entusiasta oltre ogni ragionevole motivo quando, nonostante fosse invalido al 75% e diabetico aveva ritrovato il suo posto al Seminario.
Il posto ritrovato
Ma con un braccio paralizzato, la deambulazione precaria e tanti altri problemi di salute Maruzziello avrebbe dovuto avere una pensione d’invalidità, smettere di lavorare e godersi il riposo dopo anni di sacrificio. Invece, ha ripreso a lavorare e a vivere di stenti con quel poco che riusciva a guadagnare.
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