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Salerno, contenzioso milionario per il Grand Hotel

di Alessandro Mosca
Chechile e Comune davanti a un "arbitro"
Salerno, contenzioso milionario per il Grand Hotel

Parata e risposta, proprio come in una gara di scherma. Una parte spinge per chiudere, contestando gravi inadempienze, la convenzione siglata più di vent’anni; l’altra, invece, dopo aver incassato gli attacchi dell’avversario, cerca di reagire, avviando un arbitrato per arrivare a un “lodo”, un accordo che possa accontentare un po’ tutti. Continua la battaglia fra il Comune di Salerno e la Immobiliare Panoramica, la società della famiglia Chechile che, nel solco dell’accordo firmato nel 2002 con l’Ente di Palazzo Guerra, ha realizzato il Grand Hotel Salerno, la maxi struttura alberghiera di lungomare Tafuri.

Nuovo capitolo

E ora si arricchisce di una nuova pagina che emerge da una determina dirigenziale firmata dalla responsabile del settore Avvocatura, Anna Attanasio: la funzionaria, infatti, ha dato mandato all’avvocato Francesco Gianni del Foro di Roma di coprire il ruolo di “arbitro” (confermando anche l’assistenza legale all’avvocato Nicola Maione: per i due incarichi è stata prevista una spesa da poco più di 44mila euro) dopo la domanda di arbitrato presentata proprio dalla società immobiliare che ha costruito e gestito l’albergo, arrivata in seguito alla decisione dell’Ente di rompere definitivamente il patto siglato più di vent’anni fa.

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