Dottoressa Roberta Talamo, lei è la dirigente del Liceo “Enrico Medi”: come definisce una realtà in cui coesistono ben quattro indirizzi liceali, dallo Scientifico alle Scienze Applicate, dal Linguistico al Classico?
Definirei il nostro Polo Liceale un crocevia fra tradizione e innovazione, perché l’eterogeneità dei suoi quattro indirizzi di studio non ha mai causato, in nessuna fase, lo scollamento tra la sua identità storica di liceo scientifico della città di Battipaglia e l’esigenza di aprirsi al contingente e alla pluralità di valori del reale in cui viviamo. Anzi, proprio a partire dalla coesistenza di offerte formative e profili di uscita culturale solo apparentemente diversi, possiamo costruire ogni giorno una scuola che sa affrontare dall’interno la sfida di un mondo complesso, dove accanto all’entusiasmo scientistico viene mobilitato un intero scenario di progettazioni ad ampio spettro: il fenomeno educativo non ha più natura monolitica ma si ispira a un pensiero flessibile, critico e integrale. Guardiamo da molteplici punti di vista alla formazione dei nostri alunni, assumendoci la cura della loro dimensione cognitiva, degli stili di apprendimento individuali e con attenzione costante agli aspetti socio-affettivi propri delle relazioni umane. È una sfida quotidiana, affascinante, quella di fare scuola in un caleidoscopio di discipline, approcci metodologici, e significati propri di ogni sapere umano, dalle lingue alle scienze, dalle culture e lingue antiche alle progettazioni informatiche. Significa per noi un concetto di scuola interalleato con quello della mente umana ad ampio spettro.
Quali sono secondo lei le progettualità più efficaci e innovative introdotte dal suo Liceo?
Il nostro obiettivo è proprio quello di valorizzare il curriculum delle discipline di studio attraverso metodologie e strumentazioni che si nutrono delle risorse Pon, PNRR e dell’apprendimento permanente di matrice europea: vogliamo costruire, insieme ai nostri alunni, una scuola dei saperi innestata su un ricchissimo repertorio di attività e prassi educative, rese possibili innanzitutto dalla presenza degli spazi: n. 2 Laboratori di Informatica, n. 2 Laboratori Linguistici, n. 2 Laboratori di Fisica e n.1 Laboratorio di Chimica, oltre ad aule polifunzionali 4.0 e laboratori mobili. Ricche le progettazioni che arricchiscono il curriculum, quale ad esempio lo sviluppo delle capacità di problem solving relative alla logica epistemica all’interno di laboratori di thinking classroom anche in collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno. Per quanto riguarda lo sviluppo delle Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) i corsi intrapresi dal nostro Liceo sono numerosi e di natura specialistica, tesi a elevare la preparazione degli studenti nell’ambito dell’innovazione e dello sviluppo con lo scopo di costruire connessioni tra il sapere scientifico e le opportunità occupazionali: si va dallo studio della microbiologia e della chimica a quello della scienza alimentare, dallo studio dei fenomeni fisici alle strutture matematiche della realtà mediante metodologie didattiche 4.0. Medesimo obiettivo si incarna nella scelta dei nostri 4 percorsi di orientamento legati allo sviluppo delle competenze trasversali: biomedico, giuridico, turistico e, ultimo nato al Liceo Medi, quello architettonico.
Un cinquantennio di autonomia, appena celebrato, ha da dirci qualcosa anche oggi?
Soprattutto oggi, direi. I nostri percorsi formativi dedicati alla dimensione del pensiero scientifico-digitale e di quello umanistico-creativo, citerei matematica e realtà, coding, cinematografia, scrittura creativa, sviluppo dell’intelligenza emotiva e relazionale, non sono esperienze divergenti. ma tutto concorre alla formazione di quella personalità individuale che cinquant’anni fa il Liceo Scientifico di Battipaglia ha tracciato nell’esempio di Enrico Medi, sviluppando Life Skills indispensabili alla formazione globalista e inclusiva dell’uomo contemporaneo.