Storie imprenditoriali ed in nome della Salernitana diverse quelle di Roberto Busso e Leonardo Maria Del Vecchio, incrociatesi a Salerno nel segno della squadra dell’ippocampo ma originate per entrambi dai rapporti sia di lavoro che di amicizia con il proprietario del club di calcio Danilo Iervolino. Sullo sfondo gli intrecci cari agli imprenditori desiderosi di affacciarsi nell’agone dell’Italia pallonara. I loro nomi e cognomi – in precedenza sconosciuti alla gran parte degli sportivi – fino allo scorso mese di dicembre erano accostati quotidianamente alla Salernitana. E facevano sognare chi ha a cuore la Bersagliera. Perchè uno – Roberto Busso – era ed è il presidente della Salernitana. Mentre l’altro – Leonardo Maria Del Vecchio – si era interessato ad entrare nel club granata da azionista per poi lasciar perdere. Ora parabole diverse per tutti e due, sia dentro che fuori dal mondo del calcio. Fatti salvi i rapporti con Iervolino.
Cominciamo da Busso che sul versante professionale si è nelle ultime ore dimesso da amministratore del gruppo Gabetti, nell’ambito di un rilevante riassetto organizzativo e di governance del gruppo impegnato nel settore immobiliare, mentre continua ad essere il presidente della Salernitana. Seppur riapparso al seguito della squadra – dopo diverse settimane di assenza nelle gare del campionato di B con impegnati Amatucci e compagni – solo sabato scorso all’Arechi quando anche il proprietario del club Iervolino si è ripresentato in tribuna.
Per quanto riguarda Del Vecchio, invece, non si ferma la sua ascesa imprenditoriale. Negli ultimi giorni il giovane ha guidato un pool di investitori che hanno puntato 13,5 milioni di euro per la fintech Qomodo, mentre è lontano dagli affari di casa Salernitana. Il family office di cui è parte in meno di due anni dalla nascita ha portato a termine 40 operazioni per valorizzare il made in Italy. Con Busso e senza Del Vecchio la Salernitana per ora è impegnata nell’operazione salvezza. Storie e parabole diverse rispetto alle speranze nate a Natale e poi tali rimaste, sia dentro che fuori dal campo di gioco.