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Battipaglia, case trasformate in palazzi di otto piani: sigilli a tre immobili

di Carmine Landi
Tredici sono invece gli indagati
Battipaglia, case trasformate in palazzi di otto piani: sigilli a tre immobili

«Il pericolo che s’intende stigmatizzare è un rilevantissimo aggravio del carico urbanistico». Parole di Alessandro Di Vico ed Elena Cosentino, pm titolari delle indagini, in calce al decreto di sequestro preventivo notificato ieri, di buon mattino, ai proprietari dei tre palazzi (uno pronto, gli altri due ancora in corso d’ultimazione), ai professionisti che hanno stilato gli elaborati progettuali, agli amministratori delle imprese esecutrici e ai due burocrati comunali che hanno rilasciato i controversi permessi.

Stop ai lavori ai civici 176 e 189 (in quest’ultimo caso, in verità, l’edificio è ultimato) di via Olevano e in via Baratta, a Battipaglia, ond’evitare «che i terzi che hanno già acquistato la titolarità delle unità immobiliari, o coloro i quali sono in procinto di perfezionare la compravendita, possano insediarsi». Gli inquirenti ipotizzano a carico di tutti i coinvolti il concorso in abusi edilizi, in violazione dei relativi titoli, e (solo in riferimento ai proprietari e ai progettisti di due dei tre immobili) quello in falso ideologico. Scrivono d’immobili di modeste dimensioni, in taluni casi villini unifamiliari, divenuti palazzi da sette e otto piani.

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