«La Fondazione ha fornito tutta la documentazione di cui è in possesso alle autorità inquirenti. Siamo quotidianamente vicini ai giovani e alle famiglie, speriamo tutto vada per il meglio». Così il rettore dell’Università di Salerno, Vincenzo Loia, a proposito dell’inchiesta sul crollo di un albero nel campus di Fisciano che ha coinvolto tre studenti del Tfa, tutti ancora ricoverati all’ospedale di Salerno. Chiaro il sottotesto delle parole del rettore: l’ateneo collabora regolarmente alle indagini, oltre a monitorare ora dopo ora le condizioni dei feriti. Lo stesso Loia, del resto, ha trascorso molto tempo al Ruggi nelle ore successive all’incidente per seguire l’evoluzione del quadro clinico. In particolare quello del 25enne di Eboli che ha riportato un serio trauma cranico, uno pneumotorace e una lesione alla colonna vertebrale. Il giovane è stabile ma ancora molto grave, mentre non sono in pericolo di vita il coetaneo di Petina e il 20enne di Altavilla Silentina.
Le iniziative
A tutti e tre la comunità universitaria, attraverso un’iniziativa voluta dal professor Armando Lamberti, ha dedicato un momento di preghiera ieri alle 15 alla cappella di ateneo. A presiedere la funzione, cui hanno partecipato i tirocinanti del Tfa, il responsabile della cappella don Enzo Serpe, il quale ha invitato tutti a «stringersi ai ragazzi e ai loro cari in un momento devastante». Centinaia di persone a Eboli hanno gremito il santuario di San Cosma e Damiano per una messa per il 25enne.
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