Subito a processo. Sorte toccata alla gang dei “Singh”, i sette cittadini indiani finiti in manette all’alba del 24 giugno scorso per le estorsioni e le rapine ai danni dei connazionali che lavorano a Battipaglia. Il gip Giovanni Rossi ha accolto la richiesta avanzata da Bianca Rinaldi, pm titolare delle indagini, disponendo il giudizio immediato per i sette Singh. Non sono parenti: è il cognome imposto a tutti i maschi della comunità Sikh, parola che in punjabi vuol dire “leone”.
Gli imputati
Balkanrajot, detto “Bobbi”, 23enne residente a Polla, Akashdeep, 23, Bikramjit, 22, e Jagroop, 29, che vivono a Eboli, Lovejit, 29, e Harmanpreet, 21, che abitano a Battipaglia, e “Foggi”, nomignolo di Ravinder, 42, domiciliato a Mercato San Severino, dovranno comparire dinanzi ai giudici del Primo collegio della Seconda sezione penale.
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