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Arrestato Alfieri, “pizzini” con il dirigente

di Carmine Landi
Indagini su altre tre gare
Arrestato Alfieri, “pizzini” con il dirigente

«Devo vincere pure questa». Era il 31 maggio dello scorso anno. Franco Alfieri era in auto in compagnia d’un vigile di Capaccio Paestum. Il gip Valeria Campanile non nutre alcun dubbio: “questa” è la gara per il prolungamento della strada provinciale 417. «Aversana 35 milioni, devo vincere pure questa». È solo uno dei vari filoni d’inchiesta sul “sistema Alfieri” aperti dal pm Alessandro Di Vico, che non hanno attinenza con il blitz di ieri mattina se non per l’esigenza d’evitare un inquinamento probatorio. Eppure ci sono: «Gli interessi in gioco sono elevati – si legge nell’ordinanza, precisamente nel punto in cui il giudice giustifica la più stringente delle misure a carico del sindaco di Capaccio Paestum – e le indagini, anche in relazione alle ulteriori gare, sono ancora in corso».

Le altre procedure

Oltreché sulla pubblica illuminazione, le lenti degli inquirenti sono puntate almeno su altre tre procedure, citate espressamente. Le prime due sono di competenza provinciale, la terza di carattere comunale. In ballo ci sono il completamento dell’Aversana, quello della Fondovalle Calore e il sottopassaggio ferroviario di Capaccio Paestum, la cui aggiudica a una ditta cilentana causò la gioia del “messaggero” Andrea Campanile: «Amm vint’», le parole del fedelissimo d’Alfieri a telefono con suo padre. Il gip parla d’un «disegno criminoso che ha una portata ben più ampia, perché è volto a garantire l’aggiudicazione di ogni tipo d’appalto a società vicine al sindaco».

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