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Nocera Inferiore, una cella che diventa culla: la favola dell’Umberto I

di Salvatore D’Angelo
L’ex corsia dei detenuti da oggi sarà un centro per le famiglie dei neonati
Nocera Inferiore, una cella che diventa culla: la favola dell’Umberto I

Una cella che diventa culla. Grazie all’associazione “La casa di Andrea” la corsia riservata ai detenuti, al sesto piano dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, da oggi accoglierà un centro per dare assistenza materiale ai neonati di famiglie che vivono disagi economici e sociali. Gli spazi sono inutilizzati da moltissimo tempo e, quindi, si è pensato di destinare una stanza a finalità sociali. La direzione sanitaria del Dea Nocera-Pagani-Scafati ha accolto la richiesta dell’associazione.

A sei anni dalla fondazione si chiude un cerchio. Infatti, è dal 2018, da quando l’ex infermiera del nido Genoveffa Della Porta fondò “La casa di Andrea” grazie al sostegno della sorella Rita e di tanti amici e colleghi, che si sperava di aprire il punto all’Umberto I. In questi anni, l’associazione si è distinta per iniziative di solidarietà a favore dei meno fortunati, a partire dai più piccoli. Nei primi periodi faceva riferimento alla cappella ospedaliera e al convento di Santa Maria degli Angeli di Nocera Superiore, poi è stata aperta una sede al quartiere Piedimonte di Nocera Inferiore. Un grande aiuto è stato dato pure nel periodo pandemico. Da oggi avrà un punto di riferimento interno all’ospedale, in quelle corsie dove la Della Porta ha servito e onorato la professione infermieristica. La sua storia è a dir poco straordinaria e unica, fatta anche di tanti momenti difficili.

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