Il primo fermo è arrivato già nella tarda serata di lunedì. Gli altri due, invece, sono stati eseguiti ieri, nel corso di una giornata in cui il lavoro è andato avanti senza sosta, fino alla tarda serata, per provare a chiudere definitivamente il cerchio su una vicenda che, però, resta ancora aperta. Il caos all’Arechi di domenica sera e le intemperanze registrate nel corso di Salernitana-Sampdoria hanno portato ai primi provvedimenti: gli agenti della Digos di Salerno, supportati anche dai colleghi dell’anticrimine, hanno eseguito nelle ultime ore tre arresti. Si tratta dei “più facinorosi”, delle persone sospettate di essere state protagoniste degli episodi di maggiore violenza avvenuti nel corso del match di ritorno dei playout del campionato di serie B.
Nella tarda serata di lunedì, dopo gli ultimi accertamenti, è stato condotto in caserma un giovane: si tratta dei tifoso della Salernitana che, dopo lo sfondamento della porta d’ingresso al terreno di gioco sul lato Distinti, è entrato in campo e ha aggredito uno steward, colpendolo con uno schiaffo, prima di scappare e ripararsi nello stesso settore. Le attenzioni su di lui si erano concentrate già subito dopo lo stop alle tensioni nel “principe degli stadi” e la partenza delle indagini dei poliziotti ora guidati dal vicequestore Gianluca Perillo: oltre alle immagini delle telecamere di videosorveglianza e del personale in servizio allo stadio, le sue azioni sono state immortalate da diversi video dei presenti all’Arechi, poi pubblicati sui social network. Ha agito a volto scoperto e, incrociando tutti i filmati acquisiti con quelli dei tornelli, si è arrivati subito al riconoscimento. Poi al fermo e all’arresto per l’ipotesi di reato di aggressione e non solo.
Il lavoro della Questura di Salerno, poi, non si è fermato. Nel pomeriggio di ieri lo stesso iter è stato seguito per altre due persone, sospettate di aver lanciato in campo alcuni sediolini dal settore Curva Sud nel corso delle tensioni che hanno portato alla sospensione della partita, al tentativo di ripresa e poi allo stop definitivo. Anche in questo caso, i sostenitori della Salernitana sono stati riconosciuti grazie alle tantissime registrazioni passate al setaccio dalla Digos nelle ultime quarantott’ore: si tratterebbe di due delle persone a volto scoperto che sono state rapidamente identificate dai poliziotti proprio grazie alla visione dei filmati. Per tutti, già nelle prossime ore, è fissata l’udienza per direttissima visto che nei loro confronti è scattato l’arresto in flagranza differita, avvenuto a meno di quarantott’ore dal verificarsi dell’evento sportivo che ha sancito la retrocessione della Salernitana in serie C.