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Terremoto in Serie B: penalizzazione per il Brescia: rinviato il match della Salernitana

I granata potrebbero guadagnare una posizione, maggiormente favorevole per i playout
Terremoto in Serie B: penalizzazione per il Brescia: rinviato il match della Salernitana

Un vero terremoto scuote il campionato di Serie B. Il Brescia è a un passo da una penalizzazione di 4 punti che stravolge la classifica finale della stagione 2024/2025 e riscrive i verdetti di retrocessione e salvezza.

Secondo quanto emerso nelle ultime ore, la penalizzazione è legata a una grave irregolarità amministrativa da parte del club lombardo. La società di Massimo Cellino avrebbe coperto parte degli obblighi fiscali di febbraio con crediti d’imposta che si sono rivelati inesistenti. La Covisoc ha avviato le verifiche con l’Agenzia delle Entrate già a fine febbraio, ma la risposta ufficiale è arrivata soltanto il 16 maggio, gettando il caos sulla conclusione del torneo.

Cambia la classifica: il Brescia retrocede, Frosinone salvo

Con i 4 punti di penalizzazione, il Brescia scivolerebbe al terzultimo posto in classifica, retrocedendo in Serie C insieme a Cosenza e Cittadella. A beneficiarne sono tre squadre:

  • Frosinone, che si salva direttamente,
  • Salernitana, che guadagna un piazzamento più favorevole nel playout,
  • Sampdoria, che rientra clamorosamente nella lotta salvezza, ripescata d’ufficio per lo spareggio.

Playout rinviati e scenario inedito

Alla luce della comunicazione ufficiale della Procura Federale, la Lega B ha annunciato il rinvio a data da destinarsi delle gare di playout, inizialmente previste per il 19 e il 26 maggio. In particolare, la sfida tra Salernitana e Frosinone – in programma per domani – è stata annullata in attesa della definizione del nuovo scenario.

Quando la sentenza diventerà definitiva, si procederà con la nuova programmazione del playout che, salvo colpi di scena, vedrà opposte Sampdoria e Salernitana, con gara di ritorno prevista allo stadio Arechi di Salerno.

Irregolarità fiscale: cosa è successo

Tutto ha avuto origine da una segnalazione della Covisoc in data 28 febbraio. L’organo di vigilanza ha rilevato l’utilizzo, da parte del Brescia, di crediti d’imposta non validi per il pagamento delle imposte dovute. Dopo mesi di attesa, il 16 maggio l’Agenzia delle Entrate ha confermato la non esistenza di tali crediti. Il giorno successivo, la Covisoc ha trasmesso gli atti alla Procura Federale, che ha concluso l’indagine e avviato il procedimento in tempi record.

La FIGC ha quindi richiesto alla Lega B di prendere provvedimenti urgenti per salvaguardare la regolarità del campionato, sospendendo temporaneamente la fase finale della stagione in attesa del deferimento ufficiale.

Il caso Brescia rischia di avere conseguenze epocali sulla Serie B 2024/2025. In attesa dell’ufficialità della penalizzazione, il quadro dei playout e delle retrocessioni resta sospeso. Una situazione che riaccende i riflettori sull’importanza della trasparenza gestionale e sul ruolo cruciale della Covisoc e della FIGC nella tutela dell’integrità delle competizioni.

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