Disservizi e una sensazione crescente di vedere le cure sempre più difficili. Sono le reazioni all’articolo pubblicato dal quotidiano “la Città” sulle liste d’attesa e sull’odissea di un paziente che rischia di veder saltare un accertamento proprio per le lungaggini sull’accesso agli esami richiesti. Decine i commenti sui social in cui sono spuntate anche riflessioni sui risvolti della politica nella sanità, giudizi pro e contro il governatore Vincenzo De Luca. Ma, soprattutto, dai commenti emergono le vicissitudini vissute da decine di salernitani. Carlo, ad esempio, in risposta della denuncia del paziente che dovrà recarsi a visita di controllo a ottobre presso un otorinolaringoiatra ma potrà sottoporsi ad alcune delle indagini diagnostiche di cui ha bisogno solo l’anno prossimo, ha confermato che anche il suo «controllo ecocardio è previsto per il 5 febbraio 2026, nella speranza di essere ancora vivo».

Gli fa eco Carmela «per una ecografia 12 mesi di attesa. È vergognoso». E si è sfogata anche Rosaria che, ricorrendo allo stesso termine utilizzato dai più, aggiunge: «Vergogna: per una risonanza magnetica si aspetta marzo 2026». Giuseppina, invece, porta ad esempio lo stesso problema vissuto, però, lo scorso anno «prenotata una visita reumatologica a maggio, l’appuntamento è stato fissato per aprile 2025. E chi non ha possibilità economiche muore prima. Vergogna!». Stessa espressione utilizzata anche da Loredana: «È una vergogna soprattutto per chi come me deve fare esami periodici, ma anche per chi ha indagini importanti preventive». Emilio con una stoccata sui controlli presso i centri privati aggiunge «verissimo, mesi per le visite. Immediate se a pagamento».

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