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Fiume Sele inquinato da liquami bufalini: 100 persone denunciate

Operazione tra Salerno, Battipaglia, Eboli e Capaccio Paestum
Fiume Sele inquinato da liquami bufalini: 100 persone denunciate

Un’imponente operazione di polizia ambientale, denominata “Silarus”, è stata condotta dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Napoli per contrastare l’abusivismo e l’inquinamento nel bacino del fiume Sele.

La Procura di Salerno ha coordinato le indagini che hanno portato a scoprire uno scenario preoccupante: scarichi abusivi di liquami zootecnici direttamente nel fiume, con gravi ripercussioni sull’intero ecosistema, sia fluviale che marino.

Chiazze di liquami in mare: controlli nei comuni della provincia di Salerno

Durante i pattugliamenti nei comuni di Salerno, Battipaglia, Eboli e Capaccio Paestum, le unità navali del Corpo hanno rilevato ampie chiazze di liquami negli specchi acquei provenienti dalla foce del fiume Sele.

Le analisi, condotte con la collaborazione dell’Arpac, hanno confermato che la fonte dell’inquinamento era riconducibile a scarichi illeciti da parte di aziende zootecniche che si affacciano lungo il fiume.

Sversate 80 tonnellate di liquami da 1.400 bufale

I finanzieri hanno scoperto che tre aziende zootecniche immettevano 80 tonnellate di deiezioni animali direttamente nel Sele, senza alcun trattamento di depurazione. Gli allevamenti coinvolgevano circa 1.400 capi bufalini.

Tali pratiche illegali hanno provocato seri danni ambientali sia al corso d’acqua che al tratto marino antistante, alterando l’equilibrio dell’ecosistema costiero.

Manufatti abusivi e abusi edilizi per oltre 725mila metri quadrati

Nel corso dell’operazione, condotta anche con elicotteri dotati di sistemi di fotogrammetria e droni georeferenziati, sono stati mappati in dettaglio tutti gli abusi lungo il Sele.

I militari della Sezione Operativa Navale di Salerno hanno effettuato 84 sopralluoghi, riscontrando irregolarità nel 95% dei casi, con la scoperta di manufatti abusivi per oltre 700 mq adibiti a stalle, edificati senza titoli concessori.

Il bilancio è pesantissimo:

  • 79 sequestri penali
  • Oltre 725.000 mq di demanio fluviale occupati illegalmente
  • 100 persone denunciate alle Procure di Salerno e Avellino

La tutela del Sele come priorità ambientale

L’operazione “Silarus” rappresenta uno dei più vasti interventi ambientali mai condotti lungo il fiume Sele. L’obiettivo è la tutela del patrimonio idrico e naturale del territorio salernitano, messo a rischio da attività illecite e spregiudicate.

Le indagini proseguono, con l’analisi del materiale sequestrato e ulteriori accertamenti sulle responsabilità degli imprenditori coinvolti.

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