Le giornate di follia e terrore, adesso, lasciano spazio alle indagini. Che seguono diverse piste dopo gli elementi acquisiti sia dai carabinieri della Compagnia di Salerno, agli ordini del maggiore Antonio Corvino, che dai poliziotti della Squadra Mobile (agli ordini del vicequestore Elvio Barbati) e della sezione Volanti (retta da Marzia Morricone) della Questura di Salerno.
E non escludono che dietro la sparatoria al bar di via Galloppo di giovedì sera a Torrione (che ha portato al ferimento di un 47enne salernitano), al tentativo di rapina (con annesso sparo) al locale “In Piazza” di piazza Caduti Civili di Brescia, a Pastena e al successivo blitz fallito al distributore di carburante della tangenziale si possa nascondere la stessa persona. Al momento è una traccia, non ci sono elementi investigativi tali da poter confermare quest’ipotesi. Ma, in ogni caso, in attesa di ulteriori chiarimenti, è una pista che resta in piedi.
C’è, in particolare, qualche elemento di collegamento fra gli episodi che si sono verificati negli scorsi giorni. Innanzitutto le modalità: sia in via Galloppo che nella follia della nottata di sabato, infatti, ad agire è stato un bandito solitario che ha raggiunto i tre punti dove si sono verificati i fatti a bordo di uno scooter. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza, inoltre, in tutti e tre i diversi punti mostrano una persona dai tratti fisici simili: non è riconoscibile in volto ovunque ma si tratta di un uomo di una certa altezza. Poi ci sono elementi alcuni elementi contrastanti che fanno propendere anche per altre piste: nella serata di giovedì a Torrione e nella nottata fra sabato e domenica a Pastena, infatti, sono stati esplosi colpi di pistola da armi diverse. Gli accertamenti sulle ogive ritrovate sui luoghi dove si sono verificate i fatti, infatti, avrebbero fatto emergere il calibro diverso dei colpi.