Il percorso con quelle che sembrano le zampe palmate delle oche dopo essere stato abbattuto ora non c’è proprio più. In compenso, sono rimaste tutte le corde rosse dello step successivo: peccato che sono state tutte meticolosamente tagliate. E sono pericolose. Ma a colpire non è soltanto il puntuale problema delle giostrine distrutte, piuttosto la distesa di mozziconi di sigaretta che spuntano attraverso la griglia in plastica che dovrebbe servire da pavimento antiscivolo e che, invece, è pericolosa se un bimbo ci cade sopra.
Sono pochi metri quadrati, tra la Stazione marittima e piazza della Libertà, all’ombra del Crescent e proprio accanto all’ingresso del parcheggio del sottopiazza: eppure l’area giochi per bambini è una metafora del perfetto connubio tra la mancanza di attenzione all’infanzia da parte dell’amministrazione comunale e l’inciviltà – spesso – di ragazzini e adolescenti che s’impadroniscono incontrollati di spazi che non sarebbero destinati a loro (ammesso che ce ne siano…).
Tra l’altro, quell’area così piccola e così facile da manutenere, riesce ad essere contemporaneamente un pessimo biglietto da visita per la città e un luogo di diseducazione al bello più che al gioco e alla socializzazione. Il parchetto, infatti, è un’attrattiva irresistibile anche per i bambini dei turisti che sbarcano a Salerno e che, certamente, nelle loro città di provenienza sono abituati a bena altre aree giochi, magari con attrezzature anche più adatti alle diverse età.
Se piazza della Libertà – almeno sulla carta – dovrebbe essere vietata (perché nei fatti, non si sa se è un bene o un male ma non accade) a qualsiasi attività gradita ai bambini, dal gioco con il pallone a bici e monopattini, almeno l’area giochi dovrebbe essere uno spazio esclusivamente dedicato ai più piccoli, non un posto pericoloso e degradato. E dove almeno sarebbe auspicabile il divieto di fumare, se gli adulti non lo comprendono da soli.