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Salerno, lo scempio dell’area Crescent: i bimbi giocano fra danni e degrado

di Eleonora Tedesco
Attrezzature nuovamente distrutte, erba e rifiuti: l’unico parco equipaggiato del centro è piombato nell’abbandono
Salerno, lo scempio dell’area Crescent: i bimbi giocano fra danni e degrado

Il percorso con quelle che sembrano le zampe palmate delle oche dopo essere stato abbattuto ora non c’è proprio più. In compenso, sono rimaste tutte le corde rosse dello step successivo: peccato che sono state tutte meticolosamente tagliate. E sono pericolose. Ma a colpire non è soltanto il puntuale problema delle giostrine distrutte, piuttosto la distesa di mozziconi di sigaretta che spuntano attraverso la griglia in plastica che dovrebbe servire da pavimento antiscivolo e che, invece, è pericolosa se un bimbo ci cade sopra.

Sono pochi metri quadrati, tra la Stazione marittima e piazza della Libertà, all’ombra del Crescent e proprio accanto all’ingresso del parcheggio del sottopiazza: eppure l’area giochi per bambini è una metafora del perfetto connubio tra la mancanza di attenzione all’infanzia da parte dell’amministrazione comunale e l’inciviltà – spesso – di ragazzini e adolescenti che s’impadroniscono incontrollati di spazi che non sarebbero destinati a loro (ammesso che ce ne siano…).

Tra l’altro, quell’area così piccola e così facile da manutenere, riesce ad essere contemporaneamente un pessimo biglietto da visita per la città e un luogo di diseducazione al bello più che al gioco e alla socializzazione. Il parchetto, infatti, è un’attrattiva irresistibile anche per i bambini dei turisti che sbarcano a Salerno e che, certamente, nelle loro città di provenienza sono abituati a bena altre aree giochi, magari con attrezzature anche più adatti alle diverse età.

Se piazza della Libertà – almeno sulla carta – dovrebbe essere vietata (perché nei fatti, non si sa se è un bene o un male ma non accade) a qualsiasi attività gradita ai bambini, dal gioco con il pallone a bici e monopattini, almeno l’area giochi dovrebbe essere uno spazio esclusivamente dedicato ai più piccoli, non un posto pericoloso e degradato. E dove almeno sarebbe auspicabile il divieto di fumare, se gli adulti non lo comprendono da soli.

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