Il Tribunale del Riesame di Salerno ha accolto l’appello della Procura della Repubblica, disponendo 8 misure cautelari personali a carico di altrettanti soggetti coinvolti in una presunta associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari. Le accuse principali comprendono l’indebita compensazione di crediti d’imposta inesistenti, il riciclaggio, l’autoriciclaggio e l’intestazione fittizia di beni.
Gli indagati e le misure adottate
Le misure cautelari emesse comprendono:
- 1 custodia cautelare in carcere per Concordio MALANDRINO
- 4 arresti domiciliari per Francesco CONTE, Antonio DE FILIPPO, Damiano LA TORRACA e Angelo Raffaele ALFIERI
- 3 obblighi di dimora per Francesca FINIZOLA, Giuseppe PERRUOLO e Gaetano PERRONE
Tre degli indagati — CONTE, DE FILIPPO e MALANDRINO — avrebbero agito con l’aggravante dell’esercizio della professione di consulente fiscale.
Un sistema di frode fondato sulla tecnologia blockchain
Secondo l’ipotesi accusatoria, il sodalizio avrebbe ideato un sistema per creare falsi investimenti in software basati su tecnologia blockchain, al fine di generare crediti d’imposta fittizi riconducibili agli incentivi per gli investimenti nel Mezzogiorno. Le imprese coinvolte, in realtà, non avrebbero effettuato alcun investimento reale, ma solo simulato operazioni economiche attraverso contratti e documentazioni predisposte ad hoc.
Il ruolo centrale di Concordio Malandrino
Figura chiave dell’organizzazione, Concordio MALANDRINO avrebbe fornito il supporto tecnico e societario necessario alla frode, mettendo a disposizione una società inglese per “vestire” contratti di fornitura di software blockchain. Già destinatario di un provvedimento cautelare dal Tribunale di Vallo della Lucania, MALANDRINO si trovava a Dubai al momento dell’emissione della misura.
Intercettazioni, analisi forense e documentazione bancaria
Le indagini si sono avvalse di strumenti d’investigazione complessi, tra cui intercettazioni telefoniche e ambientali, l’esame di documentazione bancaria e l’analisi forense di dispositivi mobili. Elementi fondamentali per ricostruire i ruoli di ogni indagato e il funzionamento dell’associazione.
I professionisti coinvolti nella rete illecita
Secondo le risultanze investigative:
- ALFIERI, PERRUOLO e PERRONE avrebbero gestito le comunicazioni con l’Agenzia delle Entrate per l’ottenimento dei crediti d’imposta.
- FINIZOLA, avvocato e collaboratrice di CONTE, si sarebbe occupata della redazione dei contratti e dell’emissione delle fatture false.
Una truffa milionaria con oltre 200 imprese coinvolte
Gli accertamenti condotti hanno fatto emergere il coinvolgimento di oltre 200 imprese distribuite su tutto il territorio nazionale. Attraverso il sistema fraudolento, sarebbero stati simulati investimenti per oltre 62 milioni di euro, generando crediti d’imposta fittizi per circa 60 milioni.