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Cava de’ Tirreni, Servalli e Senatore: archiviazione “bis”

di Francesco Romanelli
Dopo il non luogo a procedere in sede penale anche la Corte dei conti scagiona il sindaco e il vice sui contributi
Cava de’ Tirreni, Servalli e Senatore: archiviazione “bis”

Fine corsa per la vicenda giudiziaria che, per anni, ha coinvolto il sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, e il suo vice, Nunzio Senatore. Venerdì scorso anche la Corte dei conti ha disposto l’archiviazione del fascicolo istruttorio a carico dei due amministratori, confermando la correttezza delle loro condotte e sgombrando ogni residuo dubbio sulla legittimità dell’operato del Comune.

L’inchiesta, avviata nel 2021, riguardava un presunto indebito versamento di contributi previdenziali da parte dell’Ente. All’epoca, la notizia suscitò clamore, alimentando un acceso dibattito nella città metelliana. Servalli e Senatore finirono al centro di un’indagine per falso ideologico e indebita percezione di erogazioni pubbliche: secondo l’ipotesi accusatoria, sarebbero stati versati contributi all’Inps in maniera impropria, generando un presunto danno erariale per le casse comunali.

Ma già il 23 febbraio dello scorso anno, il gip del Tribunale di Nocera Inferiore, accogliendo la richiesta del pubblico ministero, aveva disposto l’archiviazione del procedimento penale.

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