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Battipaglia, Tusciano solidale: è bufera sui colloqui

di Carmine Landi
Scelti due dipendenti, gli esclusi: «Noi mai convocati, vie legali».
Battipaglia, Tusciano solidale: è bufera sui colloqui

«In seguito ai colloqui effettuati». Cinque semplici parole sono più che sufficienti a scatenare l’ennesima controversia negli uffici del Comune di Battipaglia. Perché, quando hanno letto dei due dipendenti municipali autorizzati a prestare servizio per 12 ore extra (e, quindi, con una paga aggiuntiva) alle dipendenze di Tusciano solidale, neonato consorzio delle politiche sociali del Piano di zona che federa la capofila Battipaglia, Bellizzi e Olevano sul Tusciano, all’esito d’audizioni tenute dai vertici dell’organismo intercomunale, alcuni dei colleghi esclusi, che pure s’erano fatti avanti nell’ambito della procedura, hanno strabuzzato gli occhi: di colloqui, loro, non avevano mai sentito parlare.

Non si sono mai ritrovati faccia a faccia con Domenico Antonio Florio, direttore generale di Tusciano Solidale. Eppure, nella delibera per mezzo della quale la giunta battipagliese autorizza i due municipali selezionati a fornire le proprie prestazioni al Consorzio, si parla chiaro e tondo di «colloqui».

Qualcuno, allora, specie tra gli agenti di polizia municipale che s’erano candidati per le due posizioni, ha preso carta e penna e ha chiesto conto «della mancata convocazione ai colloqui selettivi», visto che «non è stato notificato nessun avviso indicante il luogo, il giorno e l’orario in cui si sarebbero tenuti». Informazioni pretese nell’arco di cinque giorni, «al fine di rivolgersi all’autorità giudiziaria».

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