In tempi in cui l’era digitale ha cambiato tutto, andando (quasi) a cancellare le adunate di giovanissimi per strada pronti a giocare infinite partite di pallone, a Salerno – per fortuna! – c’è una sacca di resistenza. Così “fastidiosa” da spingere un sacerdote ad affiggere nei pressi della sua parrocchia una serie di fogli A4 – anche plastificati – in cui vengono indicate le modalità d’uso del campetto parrocchiale. Accade in pieno centro, in via Dalmazia dove – così come segnalato da quei volantini – le “invasioni di campo” della struttura prossima alla chiesa di San Demetrio non mancano.
La violazione
Lì, a pochi passi dal tempio – ormai decadente – dello sport salernitano, il vecchio stadio Vestuti, c’è ancora un gruppo di giovani che preferisce scendere in strada a dare due calci a un pallone invece che restare a casa davanti allo schermo di una consolle o attaccati a uno smartphone. Però, come inevitabilmente accade, questa presenza risulta essere “fastidiosa”. Anche perché, come si legge nei volantini firmati dal parroco don Rosario Petrone, i ragazzini-resistenti che tengono viva la tradizione di giocare a calcio in strada – di fatto – violano una proprietà privata, scavalcando le recinzioni per entrare nel loro stadio e dare vita a partite infinite.
L’avviso
E così il sacerdote – lungi dal voler impedire ai ragazzini di giocare a pallone in strada: negli scorsi mesi, causa proprio le “invasioni di campo” continue, fu addirittura promotore di un torneo – nei volantini comparsi in via Dalmazia ha dettagliato le “modalità d’uso” della struttura sportiva: «Chi desidera usare il campetto è pregato di chiedere la chiave in sacrestia. È assolutamente vietato scavalcare per entrare, chi lo fa compie un reato! È una proprietà privata!», l’avviso. Che non sa di chiusura, anzi. Ma che prova ad andare nel solco di una convivenza pacifica. Che, naturalmente, prevede delle regole da rispettare per i ragazzini-resistenti che ancora giocano a calcio in strada. Le chiavi del campetto della parrocchia di San Demetrio sono a disposizione a patto che venga tenuta in ordine l’area e, soprattutto, che vengano rispettati dei precisi orari.
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