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Salerno, la Regione “resuscita” Forte La Carnale

di Eleonora Tedesco
Finanziata la riconversione della roccaforte di Torrione nel “Polo della Dieta Mediterranea”: subito 1,9 milioni di euro
Salerno, la Regione “resuscita” Forte La Carnale

Il “Giardino Mediterraneo” con un orto botanico e piante aromatiche, “l’Emporio dei sapori” per l’esposizione e l’acquisto dei prodotti agro-alimentari, il “Salone del gusto” per la degustazione di piatti tipici, la “Biblioteca digitale del patrimonio scientifico e letterario” e l’esterno dedicato ai grandi eventi: “La Carnale”, adesso, da fortino da cui partirono le rivolte contro gli spagnoli di Ippolito da Pastena, il “Masaniello di Salerno”, è pronta a diventare il Polo della Dieta Mediterranea, patrimonio immateriale dell’Unesco.

I fondi

Dopo anni di silenzi e proteste per il destino del bastione che domina il quartiere Torrione, chiuso e abbandonato da anni, la Regione Campania fa sul serio per il suo recupero e destina altri fondi per rilanciare uno dei beni della città d’Arechi. L’Ente di Palazzo Santa Lucia, infatti, ha stabilito di programmare lo stanziamento dell’importo complessivo di 3,9 milioni di euro per la riqualificazione del Forte la Carnale e di impegnare subito 1,9 milioni di euro in favore dell’Agenzia regionale Campania turismo per finanziare il progetto di recupero funzionale della roccaforte.

L’idea

In realtà, l’idea di destinare il Forte a contenitore per lo studio e la conoscenza della Dieta mediterranea è un progetto che era già stato annunciato ma che, per anni, è rimasto nel cassetto tant’è che nel corso degli anni si era paventata anche la possibilità di trasferire nel bastione il Museo dello Sbarco, altra struttura ormai dimenticata da tempo. Ora, però, il progetto per il Forte La Carnale con i finanziamenti regionali può diventare realtà.

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